“Figlio dei Tarocchi” intervista a Cristobal Jodorowsky
Con il titolo “Figlio dei Tarocchi” proponiamo la traduzione in Italiano di una intervista sui Tarocchi rilasciata da Cristobal Jodorowsky in lingua spagnola per la Scuola di Crescita Personale Sadhana in Uruguay.
I Tarocchi per educare un figlio
I Tarocchi sono un tema emozionale per me, perché durante la mia infanzia mio padre stava cercando un nuovo modo di educare suo figlio e per insegnarmi a leggere e scrivere mi consegnò un mazzo di Tarocchi.
Io le carte dei Tarocchi le ho “mangiate”… le mordevo, le sbavavo, dormivo con loro, erano come i miei orsetti di peluche, la mia camera era tappezzata di Tarocchi.
I Tarocchi erano una forma di vita per me, erano vivi, i loro colori, io mi vestivo come i Tarocchi, con le scarpe rosse de LE MAT, con il cappello del mago, l’arcano tredici che chiamano la morte ma che non lo è era il mio orsetto di peluche e così LE DIABLE.
I Tarocchi mi aiutarono ad aprirmi alla molteplicità del Sé, e rendermi conto che il mio organismo psichico era multiplo, che potevo danzare con un mandala di archetipi e fare amicizia con il mio spirito, essere amico dei miei campi energetici, rendermi conto che io potevo viaggiare dentro di me.
Nello stesso tempo mi destrutturava perché i Tarocchi sono strutturati come un Mandala che era la mia casa, davo forma alla mia anima, ordine ai miei pensieri, io penso in questa maniera, quando leggo ad altri dico “ah! questo è il tre di coppe, quest’altro va qui…questo è un aspetto dell’eremita” penso con l’emisfero destro.
Il Tarocco è un tutto, tutto è interconnesso, è analogico più che logico ed è associativo, è tridimensionale, così, a me, quando penso a qualcosa appare il Tarocco che contiene l’informazione osservata, penso meglio con campi di informazioni.
I Tarocchi aiutano a pensare
I Tarocchi mi hanno aiutato tanto a pensare. Mi hanno insegnato le mappe mentali.
Il Tarocco, infatti, è stato ordinato partendo da un centro che è la carta de LE MONDE con la carta LE MAT dietro però è una sfera, così se io sono dentro il Tarocco penso in maniera “sferica”, come una vera mappa mentale, anche quando scrivo creo un centro e organizzo tutto intorno…è veramente utile, più che leggerlo.
La lettura è come un aspetto esteriore, io invece l’ho sempre vissuto come un qualcosa di interiore, lo tengo sempre qui con me, lo tengo nel mio cuore, amo stare con lui, è la mia famiglia.
Il Tarocco come scuola iniziatica
È vero che la mia famiglia vestiva con i colori del Tarocco, può sembrare un pò barocco però non era per nulla barocco era come una scuola iniziatica dove si praticavano certe abitudini per permetterci di integrare i colori in forma organica, ci vestivamo da Tarocchi in maniera che potessero incarnarsi in noi.
Io ho molta fede nel Tarocco, non nei Tarocchi in sé se non ai suoi simboli, […] li tengo vicini al letto, in camera da letto, sono in molti angoli di casa mia. Lo integro e piano piano lo memorizzo sempre più. Quando penso ad una carta, so già dove sono quei colori in tutte le altre.
La mia mente si diverte molto con il Tarocco e si esercita, anche quando cammino lo vivo, ci gioco, ci parlo, è così che ti supporta, è una specie di filtro che da forma ai tuoi pensieri, alle tue emozioni.
Il Tarocco è una via iniziatica, un maestro iniziatico, a livello numerologico, di colori, di forme, contiene i simboli dell’alchimia, dei Rosacroce, dei massoni, c’è la cultura giudaico-cristiana; ci sono le quattro direzioni, le quattro energie, è una mappa di autoconoscenza, una via di autoconoscenza.
Figlio dei Tarocchi
Quando parlo dei Tarocchi mi emoziono molto perché è come parlare di mio padre, io potrei dire che sono suo figlio. Ho molta fede, come dicevo, ed anche se non lo sto pensando lui è nel mio inconscio e sta ordinando i miei pensieri quando parlo; quando parlo ho dei punti di riferimento.
Ho punti di riferimenti iniziatici, ho una struttura iniziatica, e quando ho bisogno di qualcosa entro dentro questa struttura e gli chiedo “per favore, aiutami dov’è questo e quello?” e lui te lo dice, per questo penso sia una forma perfetta di iniziazione, e io mi sono spesso domandato se realmente viene da una mente passata. Io penso venga, veramente, da un campo cosciente molto potente che ispirò tanti essere umani che in un dato momento lo divulgarono.
Penso che a livello di energia, non venga realmente dal passato, perché se vedi, tanti concetti di fisica sono lì, molti concetti orientali sono lì, c’è veramente tanto nel Tarocco, lui è infinito, per come lo vivo, lui è più del mio maestro, è il mio maestro amato, non è il mio maestro rigido, temuto.
Cristobal Jodorowsky
L’intervista visionabile in lingua originale a questo link è stata tradotta e riadattata da Alessandro Latrofa per ogni suggerimento circa la traduzione scriveteci.